Noemi Gherrero
Noemi Gherrero, laureata in Relazioni Internazionali e Diplomatiche all’Università L’Orientale di Napoli, non ha mai smesso di pensare che la propria formazione accademica potesse incidere notevolmente sull’approccio della dimensione artistica. Si è avvicinata al mondo dello spettacolo nel 2009, attraverso il musical. In ambito teatrale ha partecipato a decine di spettacoli. Spinta dal costante bisogno di cimentarsi in nuove sfide. Negli anni, si è legata soprattutto al cinema indipendente. Ha lavorato con attori quali: Giacomo Rizzo, Gianluca Di Gennaro, Michele Riondino, Federico Salvatore, Emiliano De Martino, Julia Mayarchuk, Gianni Parisi. In televisione, invece, ha partecipato, fra i tanti, a: I bastardi di Pizzofalcone, Non dirlo al mio capo, Mare fuori, targate Rai; alla docufiction Il giorno del giudizio, prodotta dalla No Panic e trasmessa su Lanove Sky. Personalità poliedrica, Noemi è anche conduttrice di eventi e programmi televisivi. Fra i tanti, nel 2019 ha condotto il Mercurio d’argento, primo festival della musica cinematografica a Massa Carrara, e attualmente conduce Le parole per dirlo in onda su Rai3 ogni domenica mattina.
ESPOSIZIONI
La sua prima mostra è stata presentata il 22 settembre 2020 presso le Officine Garibaldi di Pisa, ideata dall’attrice e conduttrice Noemi Gherrero dal titolo “Scomposizioni e fughe nell’anima – Arte Pandemica”, all’interno di una collettiva d’arte a cura di Francesco Corsi, presidente di ARTinGENIO, realizzata col supporto del Fondo di Investimento FORTITUDE 1780.
In seguito tra le mostre a cui ha partecipato nel 2021 quella di Nola un'esposizione dal titolo: “Dritto al colore”. Voluta dall’Avvocato Giovanna Russo, presidente dell’associazione “Giuridicamente” promotrice dell’iniziativa. “Dritto al colore” nasce dalla voglia di apprezzare l’arte dal vivo a cui non mancano riflessioni sul momento particolare che tutti noi stiamo vivendo. Nell'estate 2021 ha partecipato dal 7 al 27 luglio al PAN (Palazzo delle Arti Napoli) la Mostra fotografica “Scomposizioni d’arte e fughe nell’anima – Arte Pandemica”.